Discografia

On a Winter Walk

Album di debutto di genere AOR, pubblicato per Guit-AL Records nel 2007, contiene 10 canzoni in inglese scritte da Marcello Chiaraluce.
Registrato, mixato e masterizzato al Sinergy Studio da Claudio Cattero.
Credits: Marcello Chiaraluce: voce, chitarre, mandolino, percussioni, tastiere addizionali; Andrea Garavelli: basso; Ivano Maggi: batteria; Aldo Carpanelli: tastiere; Eliana Parodi: voce; Luisa Avidano: violino; Daniela Caschetto: violoncello; Erika Pigazzi: viola.
Special Guest: Mick Abrahams (Jethro Tull), voce e chitarra in Guitar Hero e Beppe Crovella (Arti & Mestieri), organo in On a Winter Walk.

L’album alterna alcuni brani rock con riff e assoli di chitarra come Sweet Teatcher, Guitar Hero, On a Winter Walk, a momenti più acustici e delicati come Flowers, Our Story’s End, My New Love e la psichedelica Out.
I testi sono impregnati della fine di una storia e l’inizio di una nuova infatuazione.
Sweet Teacher è ispirata ad una violenza subita da un’insegnante da parte di alcuni studenti, nel quartire Zen di Palermo.
Guitar Hero racconta un’ipotetica gara al famoso gioco dell’Activision, che vede la vittoria di un nerd sui veri chitarristi.
Infine Out è una sorta di Extraterrestre di Finardi, con la volontà di distaccarsi dal mondo reale, visto come un manicomio.

Crime of the Rhyme

Secondo album di AOR, pubblicato per Guit-AL Records nel 2014 con dieci brani originali scritti da Marcello Chiaraluce, con la collaborazione, per i testi, di Ermello Calorio.
Registrato, mixato e masterizzato da Claudio Cattero presso lo studio Manifatture Musicali.
Credits: Marcello Chiaraluce: voce e chitarre; Serena Torti: voce; Luca Grosso: batteria; Daniele Piglione: basso; Massimo Rumiano: organo Hammond; Kenny Valle: tastiere; Max Casa: armonica a bocca e cori in Solo me; Claudio Cattero cori in Solo me.

I testi sono ispirati ad una travagliata storia d’amore, vissuta durante le ore piccole, tra appuntamenti fugaci, alcool e nessuna certezza.
Cellophone Line, gioco di parole tra cellphone e cello (violoncello), racconta di un concerto di una violoncellista che comunica la sua sensualità attraverso il suo modo di suonare lo strumento. Sullo sfondo una storia d’amore senza etichetta, dove conta solo il qui e ora, con i suoi pro e contro.
Drifting into the Blues è la difficoltà di fare il musicista come secondo lavoro e l’irrinunciabile voglia di correre sul palco, appena scattano le 5 del pomeriggio sull’orologio dell’ufficio.
Me and my bag racconta dell’incapacità di accettare l’amore di qualcuno, quando riteniamo di avere un fardello talmente grande da non meritarci l’interesse degli altri.
Solo me ne è la versione italiana, ma con un testo molto diverso, più legato a vicende personali e già germe delle tematiche di Dente.

When The Dollhouse Burns

Terzo album in inglese, più rock e diretto dei precedenti, pubblicato per Guit-AL Records nel 2016.
Registrato, mixato e masterizzato da Claudio Cattero a Manifatture Musicali.
Credits: Marcello Chiaraluce: voce e chitarre; Luca Ogliaro: basso; Luca Grosso: batteria; Massimo Rumiano: organo e tastiere.

Il tema principale si evince dal titolo: quando la Casa delle Bambole brucia, perdi tutte le certezze che hai. Capisci che ciò che pensi di controllare, in realtà è solo un’illusione e che devi imparare a seguire il flusso degli eventi e capirne il senso.
Questo ti permetterà di subire di meno le sconfitte e vederle come opportunità per crescere.
Diverse sono le donne raccontate in queste canzoni, quasi tutte coinvolte in relazioni extra, fatte di menzogne, sotterfugi, momenti magici seguiti da sensi di colpa.
Nefertari è l’unico brano strumentale dell’album e anche l’unico inciso da Chiaraluce nei suoi album. Si discosta molto dal taglio rock del resto del disco e ha alcune aperture che riportano alla musica jazz rock degli anni ’70.

Dente

Primo album in italiano, pubblicato nel 2022 per Guit-AL Records, con il solo cognome “Chiaraluce”.
Registrato e mixato presso il BDM studio da Marcello Chiaraluce e masterizzato da Salvatore Addeo presso Aemme Recording Studios.
Credits: Marcello Chiaraluce: voce, chitarre, mandolino, basso, tastiere, programmazione; Luca Grosso: batteria in Mi fai Sanguinare e Se questi sono gli ultimi giorni; Folco Fedele: batteria in Non ricordo niente; Giulio Orecchia: batteria in Dente, Fragolina e Ebbene sì; Michele Aloisi: basso in Non ricordo niente; Annalisa Ghiazza: cori.

Il lockdown è stato un banco di prova per il lavoro, la vita di coppia, la carriera artistica.
Disseminati nei testi ci sono molti momenti di disillusione alternati a volontà di leggerezza.
I versi talvolta si allungano a volte si stretchano per creare tensione, inseguendo la musica quando c’è l’urgenza di dire e lasciandola andare quando bisogna riflettere.
Dente è la summa di una convivenza finita male mentre Ebbene sì, racconta le contraddizioni dell’ultimo baluardo della generazione X.
L’album si conclude con Le Idi di Marzo, che descrive i primi giorni del covid, nella totale incertezza, con un silenzio assordante e la paura per il futuro.

Tutti i brani, distribuiti da CDBABY, potete trovarli su tutti i digitar Store: Apple Music, YouTube Music, Amazon Music ecc…


Oltre ai suoi dischi personali, Marcello Chiaraluce ha suonato anche in progetti di altri artisti, tra cui:


Album d’esordia della band New Prog Ikan Method, che ha ottenuto ottime recensioni in tutto il mondo, anche per la performance di Chiaraluce.


Album di ritorno della band Interra Straniera a 10 anni dallo scioglimento, con una formazione e un sound in parte rinnovati.

Compare inoltre in:
Diving in the Past e iTullians dei Beggar’s Farm
– Nel brano A Bright Summer Sun del disco Mad Fallen Leaf di Andrea Vercesi
– Nel brano Nell’aria dell’album Dove La Terra è Alta di Davide Tosches
– Nel brano Si può fare dell’album Alterigor di Igor Nogarotto
– Come arrangiatore nel brano Weeping Willow dell’album Fistful of Planets part 1 di Elisa Montaldo